Il ninfeo di Palazzo Arese Borromeo è un suggestivo spazio del XVII secolo, arricchito da mosaici di ciottoli bianchi e neri che decorano pavimenti, pareti e volte. In passato, questo ambiente ospitava una collezione di sculture antiche e moderne, oggi dispersa. Ispirato ai grandi esempi fiorentini e romani, il ninfeo rappresenta un dialogo armonioso tra l’architettura e la natura del giardino, offrendo un’esperienza immersiva tipica delle residenze nobiliari dell’epoca​.

Per la prima volta sono raccolte ed esposte le opere di Venditti appartenenti al ciclo de “Il Teatro della Follia”, personale disanima dell’artista della società degli anni Settanta, segnati dalla finzione dell’uomo comune, molto spesso più interessato all’apparire che alla bellezza della realtà, dall’ipocrisia del voler celare la propria vera identità nel palcoscenico dell’esistenza, dalla violenza del brigatismo e dalla presa di coscienza della società civile della drammatica condizione dei luoghi nei quali erano rinchiusi i malati di mente (i manicomi).